Francesco Pacifico — Un muro e davanti un attore con il microfono che si mette a nudo, senza rete. Il “fare palco”, consacrato in America, si affaccia anche da noi. Solo che mancano i locali adeguati. E, in questo caso, il luogo è tutto […]

«L’obiettivo è creare i comedy club perché i comici possano fare palco nelle condizioni ideali, perché possa diventare un mestiere. Al Santeria Social Club di Milano, due scrittori come Jacopo Cirillo e Giulio D’Antona hanno riprodotto filologicamente, una volta al mese, il comedy club: “Mettiamo pari pari quel che fanno gli americani. Cerchiamo di accogliere i comici in maniera professionale: allestendo una green room, lo spazio dove possono mangiare, bere, rilassarsi, prima e dopo il set. Li paghiamo. Controlliamo bene la serata, i comici passano da dietro il palco, i camerieri non passano davanti al palco… Ci sono i tavolini e il palchetto, la luce fissa sul comico mentre la sala rimane scura. È una questione di dettagli: abbiamo dovuto istruire baristi e camerieri perché non prendano ordinazioni se non al bancone…” . Sembra ossessivo, ma chi ama la stand-up sa che l’atmosfera è tutto».

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